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lunedì 23 febbraio 2009

Semeraro: «Lecce, modulo sbagliato, parlerò con Beretta»


Il Lecce scivola in zona serie B sotto la pioggia di fischi del Via del Mare. I giallorossi colpiscono tre legni con Cacia, Tiribocchi e Ariatti contro la Lazio dell'ex Delio Rossi, che infligge la terza sconfitta di fila ai salentini (ora terz'ultimi in classifica, scavalcati dal Torino). Dalla Curva Nord poi c'è stata la contestazione nei confronti del direttore sportivo Guido Angelozzi. «Una sconfitta cocente, resa ancora più preoccupante dall'involuzione caratteriale — commenta il presidente Giovanni Semeraro — La squadra non ha dimostrato la giusta cattiveria agonistica e quella voglia di voler vincere. Non ho incontrato la squadra nello spogliatoio». Ed il presidente annuncia anche un colloquio con il tecnico Beretta. «Non credo che il modulo tattico attuale del rombo a centrocampo sia adatto a questo Lecce. Forse è meglio attuare il 4-4-2, che sinora è riuscito a darci dei risultati positivi. Di questo argomento ne parlerò in settimana con Beretta». Poco prima ai microfoni de La 7, Semeraro aveva detto: «Non credo che Beretta rischi. Siamo già avanti nel campionato e cambiare cavallo adesso mi sembra un azzardo. Beretta deve restare e fare il suo lavoro con serenità».

Felipe Melo=Gilberto Silva


Felipe Melo risulta essere molto apprezzato non solo dal proprio tecnico ma anche da osservatori e allenatori di numerosi club europei. Stante a quanto viene riportato dal Guardian il centrocampista della Fiorentina sarebbe sul taccuino di ben 5 squadre, di cui tre inglesi: ChelseaArsenal eAston Villa, quest’ultima intenzionata in particolar modo a rafforzarsi per poter continuare a frequentare le zone alte della classifica anche nel corso delle prossime stagioni. Tuttavia a seguire con estrema attenzione viene segnalato anche un club della Ligue1 e cioè il Lione che lo stimerebbe in modo particolare. I media transalpini infatti hanno avuto modo di sottolineare immediatamente e con molta attenzione che l'OL è davvero sulle tracce del brasiliano viola. Ultima ma non in ultima posizione figurerebbe la Juventus che altresì vorrebbe, è il Guardian stesso a sottolinearlo, sferrare un assalto per il fiorentino. Le pretendenti per il brasiliano sono numerose e tutte di ottimo livello: quale potrebbe scegliere il giocatore viola? Ma, soprattutto, prenderà in considerazione l'ipotesi di abbandonare la casacca della Fiorentina squadra con cui non solo sta facendo bene ma sembra anche legato a questi colori? La stima del tecnico inoltre nonché della società difficilmente lasciano margine a pensare ad un possibile addio a Firenze da parte del centrocampista. Anche se il titolo del Guardian è chiaro: "Arsenal chasing Felipe Melo - the 'new Gilberto”. Occhio Corvino, occhio...

Fiorentina, quel brasiliano che ti piace tanto sta per sfuggirti...


Le strade di Luisao e Fiorentina non sembrano destinate ad incrociarsi.

Il difensore brasiliano, pallino del diesse Pantaleo Corvino, è vicino al rinnovo del contratto con la società lusitana, come ha ammesso Giuliano Bertolucci, agente del giocatore, a O'Jogo: "Metterà nero su bianco, per altri due o tre anni". Lo stesso Luisao sembra aver espresso la volontà di rimanere in Portogallo, e di prolungare il suo accordo con il Benfica fino al 2013.

La Fiorentina tuttavia continua ad essere vigile sull'aitante stopper: secondo quanto riportato dal sito portoghese Infordesporto, alcuni emissari dei viola, ma anche di altre big europeem erano presenti sulle tribune dell'Estadio de Alvalade per vedere all'opera il brasiliano.

Taddei: "Direi sì a Lippi"


Italia Brasile? In attesa cheAmauri scelga definitivamente cosa fare, Rodrigo Taddei lancia un messaggio a Lippi. "Se per caso il ct azzurro mi chiamasse, accetterei la convocazione. Ho parlato con Totti, mi ha detto di stare tranquillo, gli altri compagni di Nazionale mi avrebbero accolto senza problemi. Del resto c'è già Camoranesi che è un oriundo. La mia vita è in Italia, qui mi sento rispettato, perciò accetterei di buon grado".

Per l'attaccante bianconero, la questione è ancora in sospeso, in attesa che la moglie Cynthia ottenga il passaporto italiano. Taddei lo possiede già, per cui non dovrebbe nemmeno attendere la conclusione di un interminabile iter burocratico. Insomma, il giallorosso sarebbe immediatamente 'convocabile'.

Solo qualche settimana fa, il caso-Amauri sembrava giunto ad una svolta. Dunga aveva convocato fuori tempo massimo lo juventino per Italia-Brasile, l'amichevole giocata a Londra il 10 febbraio, ma la Juve aveva negato la trasferta al suo attaccante. Punto a capo. Ma intanto sulla scia di questa vera e propria telenovela un nuovo fronte sembrava destinato ad aprirsi.

Calci all'arbitro diciassettenne

Arbitro accerchiato da entrambe le squadre e aggredito: è accaduto aTiggiano, in provincia di Lecce, per una gara di Seconda categoria. Tutto è iniziato quando un calciatore ospite del Poggiardo ha colpito con un pugno un avversio. Il diciassettenne direttore di gara Jacopo Pascariello ha estratto il cartellino rosso, scatenando così, per motivi diversi, l'ira delle due società. La gara è così stata sospesa, ma rientrando negli spogliatoi l'arbitro è stato colpito con dei calci da una persona rimasta impunita, riportando un vasto ematoma alla gamba destra.

Jacopo Pascariello, figlio dell'attuale presidente della sezione Aia, nonchè ex collaboratore di Serie A Niki, è così stato scortato dalle forze dell'ordine fino al Pronto Soccorso, dove si è fatto medicare. Anche domenica scorsa la gara del Poggiardo, questa volta casalinga, era stata sospesa per minacce all'arbitro.

Pronta la Juve anti-Chelsea

L'ultimo dubbio di Ranieri sullaJuventus che affronterà il Chelseamercoledì sera sembra sciolto. A meno di ripensamenti da parte del tecnico, sembra infatti che Del Piero- come tra l'altro previsto - abbia vinto il ballottaggio con Trezeguet per affiancare in attacco Amauri. Per il resto praticamente stesso undici di Palermo con Mellberg e Grygeraancora in corsa per un posto sulla fascia destra della difesa.

Insomma, nonostante i significativi passi avanti evidenziati anche sabato sera al Barbera e nonostante la "promozione" di Amauri ("Con David mi diverto"), Trezeguet dovrà accontentarsi di partire dalla panchina per subentrare semmai a gara in corso in caso di necessità. Il che, tradotto, significa che, se le cose dovessero mettersi male, puntare sulle qualità aeree di Re David potrebbe divenire fondamentale. Detto dell'attacco, la parola passa alla difesa, dove tre su quattro sono certi di un posto in squadra (Legrottaglie, Chiellini e Molinaro), mentre per l'ultimo "treno" restano in bilico Mellberg e Grygera. In mediana, infine, tutto deciso: da destra a sinistra Camoranesi, Tiago, Sissoko e Nedved

Per Ferguson qualche problema di formazione, difesa in emergenza

Il Manchester United arriva alla sfida Champions contro l'Inter con qualche problema di formazione, infattiFerguson ha gli uomnini contati in difesa. 

Rio Ferdinand, pur non nelle migliori condizioni, è stato convocato, insieme a lui altri tre difensori sono arruolabili, si tratta di Patrice EvraFabio da Silva e Richard Eckersley. Sono invece assenti Wes Brown, Rafael eGary Neville, infortunati, ma l'assenza più pesante riguarda Vidic, squalificato. 

A questo punto Ferguson è stato costretto a convocare anche John O'Shea e Jonny Evans, che non sono nella miglior forma. Tuttavia i Red Devils fanno sempre paura, anche con qualche assenza importante. 

La sfida contro l'Inter si giocherà domani sera al Meazza, andata degli ottavi di finale di Champions League

Gourcuff rivole l'Italia

Yohan Gourcuff sta disputando un ottimo campionato in Francia con la maglia del Bordeuax, ma lui vuole tornare in Italia, dove non è riuscito ad imporsi e non ha lasciato un gran bel ricordo.

"Voglio giocare in un grande club, sento che è il momento giusto. Vorrei tornare in Italia, il Milan o un'altra big non importa, voglio misurarmi di nuovo con la serie A", ha dichiarato a "L'Equipe".

Gorcuff ha già messo a segno quest'anno nella Ligue 1sei goal, offrendo anche sei assist ai compagni, oltre che prestazioni di alto livello. Sarà pronto per rifare il "test di italiano"?
«Più ripenso alla sconfitta di sabato e meno riesco a dare un'insufficienza a uno dei nostri ragazzi. Hanno fatto tutti il loro dovere, meritando assai di più di quel nulla che hanno raccolto». Seppur ancora giovane Fabrizio Corsi, presidente, mostra serenità e saggezza nel momento forse più critico del suo Empoli. «D'altra parte questa squadra ha dei problemi e sarebbe ingeneroso non riconoscerle la volontà di superarli».

Ma fra pochi giorni arriva il derby di Livorno, quale Empoli lo affronterà? «Quello che nelle grandi occasioni sa sempre rialzare la testa e spesso anche esaltarsi - assicura Fabrizio Corsi - forte oltretutto di un elemento in più, quel Francesco Flachi che finalmente potrà tornare a giocare. E non voglio caricarlo di eccessive responsabilità, perché non sarebbe né giusto né opportuno, però sono convinto che lui saprà mettere la sua personalità e il suo carisma al servizio della squadra.Lui ha un carattere vivace, non si porta dietro l'ingombrante bagaglio di gare perdute malamente, per cui saprà trovare la giocata giusta o la parola più adatta nei momenti clou delle prossime gare. A partire magari dal derby di Livorno, se l'allenatore deciderà di farlo giocare naturalmente perché soltanto lui ne conosce le reali condizioni».



Manchester United-Juve: si parla di mercato!!

Attenzione perché Sir Alex Ferguson non solo un avversario dell’Inter con il suo Manchester United ma potrebbe anche essere un rivale molto agguerrito per il prossimo mercato. Avversario in particolare modo delle squadre italiane.

Ad esempio si potrebbe partire dal Milan dal momento che il manager dei Red Devils non avrebbe negato il suo interesse nei confronti di Gourcuff che, secondo le speranze rossonere, dovrebbe tornare a Milano. Tuttavia, nonostante Ferguson abbia mostrato il personale gradimento per il calciatore dei Girondins, ha avuto modo di sottolinearne la immaturità ed ha detto di lui: "E’ un giocatore che mi piace - ha detto al Journal du Dimanche - L’ho visto giocare dietro le due punte oppure un po’ più arretrato".

Se però l’interessamento nei confronti di Gourcuff potrebbe apparire “blando” non lo è viceversa quello per Benzema: "In realtà a me piace Gourcuff anche se magari non come Benzema". E’ cosa nota che il Manchester gradisca l’attaccante del Lione e sembra lo stia seguendo da tempo ed in questa direzione se lo volesse acquisire dovrebbe vincere la concorrenza del Barcellona e del Real Madrid anche se ultimamente sono state accostate al calciatore anche le milanesi.

In realtà ad essere il più apprezzato da Ferguson appare l’oggetto del desiderio della Juventus nonché del Real Madrid e cioè Franck Ribery. Sul nazionale francese il tecnico dei Red Devils si sarebbe sbilanciato in modo particolare: "Franck è un giocatore fantastico. E’ sempre in movimento ed ha una energia incredibile. Si adatterebbe benissimo al campionato inglese". Occhio Juventus, se vuoi Ribery stai attenta ai Red Devils...

Zanetti fa da eco a Mou: "Non abbiamo paura di nessuno"

Alla vigilia del match dell'anno contro il Manchester Utd, ha parlato in conferenza stampa anche il difensore dell'Inter Javier Zanetti, il quale ha ribadito come loro non temono i campioni del mondo.

"Sono molto competitivi e stanno facendo bene in campionato come in Champions, sarà una gran bella partita e noi abbiamo tutte le carte in regola per batterli", ha dichiarato l'argentino come riportato dal sito ufficiale dell'InterInter.it.

Poi ha concluso: "Non ci spaventa nessuna squadra al mondo, questa partita con lo United arriva al momento giusto, e penso che possiamo vincere". I "Red Devils" sono avvisati...

Al Milan si lavora per la permanenza di Beckham

La querelle continua, ce la farà il Milan a strappareDavid Beckham ai Galaxy? Le intenzioni ci sono tutte, ma c'è da superare uno scoglio economico non di poco conto. Galliani ha detto: "Stiamo lavorando perché rimanga con noi fino al 30 giugno 2010. Lo vuole il giocatore e lo vogliamo anche noi. Restando al Milan Beckham può disputare i Mondiali 2010". 

Il problema principale resta legato ai contratti plurimiliardari che il giocatore inglese ha sottoscritto con la squadra californiana: "Negli Usa Beckham è considerato un testimonial del loro campionato ed è forte di altri contratti commerciali, qui sta la differenza economica tra l'offerta e la richiesta dei Galaxy". 

Tuttavia c'è qualche opportunità per riuscire a convincere i Galaxy a lasciare libero Beckham: "David è disponibile a rinunciare a moltissimi soldiora dipende da lui e da quello che riusciranno a fare i suoi avvocati, che sono a Los Angeles per negoziare la questione. Siamo in attesa di conoscere quello che succederà". 

Le ipotesi sono tre, anche se il giocatore si è già espresso e vuole restare al Milan: "I casi sonoDavid il 9 marzo rientrerà a Los Angeles, o rimane fino al 31 maggio, oppure resta con noi fino al 30 giugno 2010", ha ancora aggiunto Galliani che poi ha concluso: "Non voglio fare percentuali al momento, è chiaro che io tifo per la  terza ipotesi".

Il Torneo di Viareggio è della Juve


Per la quinta volta negli anni 2000, la Juventus si aggiudica il Torneo di Viareggio, sbarazzandosi con disarmante facilità della Sampdoria, schiantata con un perentorio 4-1. Meritatissima la vittoria per i ragazzi di Maddaloni, alcuni dei quali sembrano già pronti per il grande calcio. La Sampdoria, al contrario, è parsa molto stanca, probabilmente provata dal difficile cammino che le ha permesso di arrivare in finale, ed ha pagato con questa pesante sconfitta. 
In campo - Nella Juventus manca l'infortunato Iago, Ekdal parte dalla panchina così come Fausto Rossi: alle spalle di Immobile agiscono il capocannoniere Daud, Giuseppe Giovinco, fratello di Sebastian, ed Esposito. Nella Sampdoria la coppia d'attacco è Ferrari-Marilungo, Zamblera va in panchina. 
Si gioca - La Juve parte subito bene, ma Fiorillo al 4' disinnesca un pericoloso tentativo di Esposito ben ispirato da Daud. I bianconeri continuano ad insistere e a tenere in mano il pallino del gioco, passando in vantaggio al 14': Daud mette in mezzo da sinistra un innocuo pallone che Perazzo trasforma nel più clamoroso degli autogoal, intervenendo in maniera maldestra e sconsiderata. La reazione della Samp, però, non tarda ad arrivare ed è Patacchiola a provarci di testa su corner battuto da sinistra da Soriano, senza però centrare il bersaglio. Al 37' la Juventus trova il raddoppio: D'Elia si invola sulla sinistra, mette a sedere ancora Perazzo e crossa al centro dove Immobile con un tocco d'anca supera Fiorillo e firma il fortunoso 2-0. Il passivo potrebbe essere ancor più pesante, ma c'è Fiorillo a dire di no a Daud con un altro grande intervento. Nella ripresa, però, arriva immediato il 3-0 bianconero con uno splendido goal di Daud, bravo a calciare in diagonale con un collo-esterno imparabile per Fiorillo, sfruttando al meglio l'assist di Immobile. La Sampdoria prova a riaprire il match prima che sia troppo tardi e Soriano ha sulla testa la palla del 3-1: il suo tentativo è preciso ma debole e permette a Pinsoglio di esibirsi in un ottimo intervento. A metà ripresa si accende Marilungo che si rende pericoloso due volte, incantando sulla fascia sinistra ed il neoentrato Zamblera impegna nuovamente Pinsoglio con un bel rasoterra. Un'altra grande occasione di marca blucerchiata capita sui piedi di Marilungo, ma l'attaccante doriano trova sulla sua strada un Pinsoglio strepitoso che di piede nega il goal alla stella della primavera di Pea. Dopo la consueta girandola di sostituzioni, la banda di Pea trova il goal della consolazione con una punizione del neoentrato Di Leva, deviata in barriera da Daud, il quale prova subito a riscattarsi con un sinistro in corsa che termina però alto. Durante il recupero, Immobile bissa la doppietta messa a segno in semifinale contro il Torino, realizzando il goal del definitivo 4-1 dopo aver aggirato in dribbling Fiorillo. E' l'ultimo pallone toccato in questa edizione del "Torneo di Viareggio": non appena il tiro di Immobile varca la linea di porta, infatti, Rocchi fischia la fine e dà il via ai festeggiamenti bianconeri.
La chiave - Sicuramente l'autorete di Perazzo spiana la strada del successo ai bianconeri. Fiorillo aveva fino a quel punto risposto "presente" ad ogni tentativo di marca juventina, prima di capitolare in maniera incolpevole. 
La chicca - La presenza in campo di diversi giocatori che, con ogni probabilità, vedremo a breve confrontarsi su palcoscenici ancor più prestigiosi. E' bello assistere ad una gara tra ragazzini per lo più sui 18 anni, consapevoli di osservare le stelle del domani. 
Top&Flop- Daud e Immobile sono decisivi ai fini del successo, Marrone è tatticamente perfetto, Pinsoglio decisivo. Nella Sampdoria si salvano Fiorillo e Regini, male Ferrari, malissimo Mustacchio e Perazzo. Tra i bianconeri non incanta Giuseppe Giovinco, fratello minore della "Formica Atomica" Sebastian.
IL TABELLINO
JUVENTUS-SAMPDORIA  4-1
MARCATORI: 13' aut. Perazzo (S), 37' Immobile (J), 48' Daud (J), 84' Di Leva (S), 92' Immobile (J)
JUVENTUS (4-2-3-1): Pinsoglio 7; Duravia 6 (80' Mirarchi s.v.), Ariaudo 6.5, De Paola 6.5, D'Elia 7; Marrone 7, Castiglia 6.5; Esposito 6 (82' Rossi s.v.), G.Giovinco 5.5 (63' Ekdal 6.5), Daud 7.5; Immobile 7.5. Allenatore: Maddaloni 7
SAMPDORIA (3-5-2-): Fiorillo 6.5; Patacchiola 5, Perazzo 4, Regini 6.5; Grieco 5.5, Muratore 6, Soriano 5.5, Mustacchio 4.5 (60' Zamblera 5.5), Pondaco 6 (78' Di Leva 6); Ferrari 5.5, Marilungo 6 (72' Lamorte 5.5). Allenatore: Pea 5.5
ARBITRO: Rocchi 6.5
AMMONITI: G.Giovinco (J), Immobile (J), Patacchioni (S)

Pozzo: "Non hoi mai sofferto così tanto


L'Udinese dopo la partenza sprint è caduta in una serie di risultati negativi che l'ha portata alla dodicesima posizione, a soli 9 punti dalla zona retrocessione. Ecco perchè per il presidente Pozzo l'unico obiettivo dei bianconeri è la salvezza: "Non ho mai sofferto come quest'anno, i 40 punti ci farebbero felici, sarebbero per noi un importante traguardo, come uno scampato pericolo", come ha riportato Udinese.it. Sulla gara persa a Torino ieri, invece, ha detto: "Quando subisci quella pressione come nel secondo tempo, prima o poi il goal lo prendi, è normaleQuindi non mi si venga a dire che la difesa è il putno debole della squadra", ha concluso Pozzo.

Napoli, in curva era già pronto lo striscione del Ko

Una calma piena di tensione e soprattutto di sfiducia quella vissuta ieri a Fuorigrotta. Non fosse stato così, infatti, in curva B non sarebbe comparso a fine gara uno striscione bello e pronto già prima che cominciasse la partita. «Presidente oggi ha vinto solamente il pubblico presente», c’era scritto. Cosicché, il tifo delle curve aveva messo in preventivo anche la sconfitta. L’aveva temuta, messa in conto e s’era preparato. Così come aveva accolto squadra e dirigenza con altri due messaggi: «Il calcio non è un cinepanettone, questa organizzazione è solo improvvisazione, non mortificate la nostra passione», avevano scritto in curva B con destinatari il presidente e il direttore generale, mentre dall’altra parte dello stadio, in curva A, era comparso un ancor più eloquente: «Due mesi senza impegno e ancora chiedete il nostro sostegno. Che sia chiara la nostra posizione, questa è l’ultima occasione».

Le due curve portatrici del malumore d’uno stadio intero, dunque. E quell’«ultima occasione» messaggio soprattutto per la squadra, nei cui confronti c’è stato ancora incoraggiamento per tutta la partita. Fischi, cori e delusione, infatti, solo in coda alla partita e alla sconfitta. Ma il «supplemento al piano» forse era già stato preparato. O forse è scattato spontaneo a fine gare, chi lo sa. Cert’è, è bastato un semplice rincorrersi di messaggi e di telefonate perchè i gruppi organizzati si ritrovassero per il blocco dell’uscita degli spogliatoi, per fare la squadra «prigioniera» per tre ore, per ottenere un incontro con Marino e con i graduati della squadra Cannavaro e Montervino e per chiedere e perchè no pretendere e ottenere un supplemento di ritiro per gli azzurri.

Gerrard pronto a far male al Real Madrid


Steven Gerrard ci sarà. Lo ha confermato il suo tecnico Rafa Benitez annunciando che il capitano del Liverpool sarà in campo nella delicata sfida di Champions League contro il Real Madrid.

Il trascinatore dei Reds, fuori dal quarto turno di FA Cup giocato lo scorso mese contro l'Everton, si era fermato per un problema ad un tendine del ginocchio. Ma dopo l'allenamento di questa mattina al centro tecnico di Melwood, è stato lo stesso Benitez a confortare i tifosi sulle condizioni di Gerrard: "Steven sarà convocato - ha detto al termine della seduta -. Oggi ha svolto un allenamento speciale, non l'abbiamo testato al 100%, ma le sue condizioni sono ok".

Dunque il tecnico spagnolo può sorridere avendo al proprio arco una freccia in più. Benitez non vorrà fare brutta figura con quello che è stato il suo passato visto che è cresciuto a livello professionale proprio iniziando la carriera sulla panchina della cantera madridista.

Vucinic svela la chiave della gara: “Vincerà chi ha più voglia, quindi NOI”

L’attaccante della Roma Mirko Vucinic suona la carica in vista della gara di domani sera contro l’Arsenal.

La partita potrebbe decidersi in base a chi ha più voglia e più grinta - dice l'attaccante montenegrino della Roma a Sky - e visto che stiamo ancora cercando di raggiungere il quarto posto e che all'inizio della stagione le cose non sono andate come dovevanonoi avremo sicuramente più voglia di loro”.

Choc Liverpool, Benitez non rinnova

La storia d’amore tra il Liverpool e Rafa Benitezpotrebbe essere giunta all’epilogo. Tra il tecnico spagnolo e i dirigenti dei Reds tira una brutta aria da mesi, ma l’ultimo novità è che le negoziazioni per il rinnovo sono state bloccate, secondo il Mail on Sunday, fino alla sfida tra Liverpool e Real Madrid in Champions League. Benitez pretende il controllo totale sulle operazioni di mercato e sulla gestione dei giovani e non vuole più lavorare con il dg Rick Parry e con il co-proprietario George Gillett. Una situazione di stallo sottolineata da tutti i tabloid britannici, che elencano anche i club interessati allo stratega spagnolo: Real Madrid, Chelsea, Manchester City tra le altre.

Tom Hicks (l’altro proprietario americano dei Reds) e Gillett erano convinti che venerdì il tecnico spagnolo avrebbe apposto la sua firma in calce al rinnovo del contratto che lo avrebbe legato alla squadra di Anfield fino al 2013. Il rifiuto dello spagnolo ha lasciato i due americani e il dg Parry «shoccati e confusi». Una fonte vicina all’allenatore ha rivelato: «Continuano a dire che Benitez tentenna a rinnovare perchè chiede maggior potere sui trasferimenti, sui contratti e sul settore giovanile. Ebbene, non è così: Rafa vuole solo che tutti in società lavorino per il bene comune e remino dalla stessa parte. Il club ha mancato alcune acquisizioni importanti e i contratti dello staff non sono ancora stati rinnovati. Le cose insomma si stanno muovendo troppo lentamente. Benitez ha solo detto che non si potrà lavorare così ancora per 4 anni».

Ancelotti merita solo applausi

Carlo Ancelotti è troppo signore - nonchè professionista profumatamente pagato - per ammettere che nellacontestazione di ieri a San Siro contro il Cagliari abbia avuto la sua parte il "raccapriccio" espresso da Silvio Berlusconi nel criticare il pareggio del Milan a Brema.

Ovvio che il popolo rossonero si sia sentito più chelegittimato a fischiare il tecnico emiliano dopo cotanto lasciapassare, ma ci pensa Xavier Jacobelli sulle pagine de Il Giorno a ricordare al presidentissimo che il sarto cuce con la stoffa che ha, per usare una metafora cara al Silvio che così bastonò Zaccheroni.

"Ma che razza di modo di fare è questo? - si chiede sdegnato l'ex direttore di Corsport e TuttoSport -Eppure il Milan è sempre terzo in classifica e giovedì può entrare negli ottavi di finale della Coppa Uefa.All'anima delle critiche ingenerose contro Carletto che, davanti al Cagliari, si è presentato senza gli indisponibili Nesta, Gattuso, Pato, Kakà, Shevchenko, Rinaldinho, Borriello, con Bonera ko durante la gara, mentre Ambrosini è entrato soltanto nel finale perchè prima non stava bene. Mancava solo che si infortunasse qualcun altro in corso d'opera e il Milan poteva soltanto andare a farsi benedire...".

"Che dopo otto stagioni consecutive sulla panchina del Milan (record assoluto nei 23 anni di gestione del Cavaliere), l'era Ancelotti si concluda a giugno è assodato - spiega Jacobelli - Che Leonardo sia il prescelto per la successione, pure. Ma Ancelotti merita molto più rispetto di quanto non gliene venga accordato nell'ultimo periodo. Forse, in tutt'altre faccende affaccendato, Silvio non sa che Carlo sta facendo un miracolo, costretto com'è a vivere in un'emergenza senza fine. Per non dire degli errori di mercato, fronte difesa e fronte Ronaldinho che pesta i piedi a Kakà quando Kakà c'è.Altro che fischi. Ancelotti merita soltanto applausi".

Enigma Verona

Ancora una volta il Verona, quando è chiamato a dare una svolta al proprio campionato, fallisce puntualmente. 

Dopo la vittoria di Padova coronata da una buona prestazione, sembrava che ormai la squadra diRemondina avesse intrapreso la strada giusta che poteva lanciare gli scaligeri definitivamente in orbita playoff. Invece anche ieri contro il Pergocrema, i veneti, nonostante alcune buone occasioni avute (vedi rigore fallito da Tiboni) sono usciti dal campo sconfitti.

Nulla da togliere al Pergocrema, davvero una buona squadra tra l’altro alla sua terza vittoria consecutiva. C'è però da dire che il Verona, squadra con un patrimonio tecnico sicuramente superiore alla squadra lombarda e con un pubblico sempre generoso al suo fianco, avrebbe potuto sicuramente sfornare una prestazione più convincente e di maggior spessore agonistico.

Intanto nel prossimo turno la squadra gialloblù dovrà vedersela contro il Ravenna: sarà una partita importante per il futuro dei veneti e molto probabilmente anche per quello del tecnico Remondina.

Mourinho conia il Cul de Carletto: "Gli sembra che siamo PIRLA?"


Dopo aver affermato, non senza un briciolo di ironia, che l'Inter è in corsa in Champions mentre il Milan lo è stato, Josè Mourinho si sofferma a parlare anche di campionato, puntando l'attenzione sulle lamentele diAncelotti, che ha insinuato una netta differenza di trattamento tra rossoneri e nerazzurri. "Ancelotti si lamenta ancora della mano di Adriano? Ma pensa che per caso siamo dei pirla". E gli spiega il perchè: "Forse si dimentica il fuorigioco sul gol nel derby d'andataHa la fortuna che Allegri è uno tranquillo e domenica non si è lamentato". Ancora sui presunti favori ai nerazzurri: "Potremmo parlare di tante cose, tipo il rosso non dato ad Ambrosinioppure il fatto che Inzaghi meriterebbe di essere squalificato per tre turni proprio come AdrianoCarlo è un allenatore fortunato, anche io ho vinto tanto perché sono fortunato. E' una qualità dei grandi".

L'Everton perde Arteta fino alla fine della stagione

L' Everton perde il centrocampista Mikel Arteta fino al termine di questa stagione.

Ieri, il 26enne di origine basca ha riportato una lesione ai legamenti del ginocchio destro nelle fasi iniziali del match che l'Everton ha pareggiato 0-0 sul campo delNewcastle United.

Una brutta tegola per la formazione allenata da David Moyes che è attualmente sesta in classifica con 41 punti, a 4 lunghezze dall'Arsenal dopo 26 giornate. Arteta, infatti, finora aveva totalizzato 31 presenze e 7 goal in campionato.

Sacchi: «Punto sulla Juve, ma anche l’Inter può farcela»

E’ il re di coppe, Arrigo Sacchi, perché nessuno ha vinto all’estero quanto lui. E poi perché il più grande rivoluzionario del nostro calcio portò in giro un gioco così nuovo e così spettacolare da far strabuzzare gli occhi all’Europa e al mondo intero. Quindi chi meglio del re di coppe può analizzare il triplice scontro Italia-Inghilterradi Champions?

«Alla vigilia di questi confronti ad alto livello ero ottimista perché il calcio italiano sta migliorando, si sta avvicinandocome idee al calcio internazionale.Devo però aggiungere che mi sono venuti dei dubbi dopo il primo turno di coppa UefaAggiungo che nella sfida Italia-Inghilterra di Champions vinceranno quelle squadre in cui il collettivo avrà più peso delle individualità, come esige da sempre il calcio europeo».

Partiamo con Inter-Manchester. Che succede domani sera a San Siro?
«Inter e Manchester sono le squadre più in forma del campionato italiano e inglese. E sono anche le squadre che hanno l’organico più forte e più ricco. Gli uomini di Mourinho dovranno imporsi all’avversario e non aspettarlo perché finirebbero per andare contro le loro stesse caratteristiche. Sono convinto che sia nella partita di domani che per passare il turno Inter e Manchester hanno le stesse possibilità, cinquanta e cinquanta».

Ed eccoci a Chelsea-Juve... «C’è da vedere se Hiddink riuscirà a cancellare le antipatie, le invidie e le gelosie che ci sono dentro la squadraQualora dovesse risolvere questo problema  il compito della Juve si complicherebbe. Per me la squadra di Ranieri, lo ripeto, ha maggiori possibilità del Chelsea di qualificarsiE lo dimostrerà, io credo, fin dalla gara di mercoledì sera a Londra. Insomma l’equilibrio della Juve, nel gioco e nella mente, si fa preferire ai capricci, in campo e fuori, del lunatico Chelsea».

Infine Arsenal-Roma. Anche qui non è facile un’analisi tecnica e tanto meno un pronostico. Vero? «Roma e Arsenal sono due squadre che hanno un lodevole punto in comune: da anni deliziano con un gioco spettacolare tutti quelli che amano il calcio, non solo i loro tifosiTuttavia sono in un momento di transizione. L’Arsenal sta andando avanti con molti alti e bassi. Per me la Roma è favorita. Il motivo? E’ molto semplice: ha qualcosa in più dell’Arsenal».

Chiamatelo Wenger IDEECHIARE: "Roma qui per far goal!"

Credo che la Roma non giocherà una partita all'italiana, cercheranno di attaccare perchè sanno che un goal in trasferta darebbe loro buone opportunità di qualificazione”. 

Queste le parole di Wenger, allenatore dell’Arsenal, in vista del match di domani sera. Il tecnico francese che dovrà fare a meno di moltissimi uomini chiave, comeAdebayor, Fabregas, Walcott ed anche di Arshavinche non potrà giocare altre gare di coppa fino al termine della stagione.

Dovremo essere inappuntabili in difesa e segnare almeno un goal – conclude Wenger in Italia credono che le partite contro le inglesi siano sempre aperte. La verità è che non è sempre cosìC’è un'atteggiamento tattico più prudente nel campionato inglese e solo raramente all'Emirates Stadium si presentano squadre con due punte”.

Per testimoniare in maniera ancor più marcata la stima nei confronti di Spalletti e della sua squadra Wenger ha poi aggiunto a SkySport News. 

"Ci sono tre ottime squadre italiane in questo turno di Champions che giocheranno contro altrettanto forti squadre inglesi. Ora dobbiamo dimostrare quanto siamo forti. Non credo proprio che la Roma sia dietro Inter o Juventus a livello di qualità, anzi. Penso proprio che la Roma possa battere Inter e Juventus in qualsiasi momento della stagione".

Mourinho: “Ce la faremo al 100%”.


Si avvicina sempre di più la sfida che i supporter nerazzurri attendono da mesi, quella contro il Manchester United di domani sera.  Tra poco più di 24 ore infatti, i campioni d’Italia e d’Europa si sfideranno in una gara che si preannuncia fin d’ora spettacolare. l tecnico dell’Inter è sicuro riguardo alla squadra e spiega: “Stiamo preparando molto bene questa partita e mi piacerebbe una prova come contro la JuveLa squadra ha risposto sempre bene in queste sfide importanti. La parte più facile del lavoro è che sono tutti motivati – continua - però non credo che il Manchester venga qui per divertirsi. Mi aspetto una grandissima partita, però dopo non potremo dire che è già finita. Sarà una sfida di 180 minuti. Niente si deciderà domani". Una “frecciatina” quindi ai cugini rossoneri: "In Champions anche 10 squadre possono vincere – spiega il portoghese - nel 2004 il Manchester è stato eliminato dal Porto, che poi ha vinto tutto. Il Milan? E' stato grande nel passato, ma il presente dice che siamo davanti di 11 punti e siamo qui. Noi non abbiamo paura, tra due mesi potremmo essere in finale. Il campionato d'Europa è più emozionale – aggiunge - ma in Italia tatticamente il torneo è migliore, a volte è difficile vincere, tutte le squadre hanno un'ottima organizzazione. La Serie A sta migliorando. Le squadre del secondo gruppo come Udinese, Fiorentina, Genoa, giocano un ottimo calcio". Mourinho svela poi il modulo tattico per domani sera: "Noi giocheremo col 4-4-2 a diamante. Ibra e Adriano davanti, Cambiasso, Zanetti, Stankovic e Muntari a centrocampo. Santon e Maicon sulle fasce". Un commento quindi su Ibrahimovic, un giocatore indispensabile per questa Inter: "Ibraè un giocatore che gioca per la squadra, lavora per noi. Questo è l'Ibra di oggiVincerà il Pallone d'Oro prima o poi. Ibra in questo momento è un giocatore fondamentale". Quindi la sicurezza su cosa accadrà domani sera: "La concentrazione è alta, l'adrenalina è giusta e sono sicuro al 100% che ce la faremo e tra due mesi saremo in finale".

Preziosi punta alla Champions


A questo punto ci crediamo. Non abbiamo niente in meno rispetto alle altre pretendenti. Sono queste le parole rilasciate dal presidente Genoa Enrico Preziosi a Primocanale. “La risposta che abbiamo dato sul campo a Napoli – continua il numero 1 del Grifone - fa stare tutti più sereni. Personalmente sono davvero molto contento. Martedì quando sono andato al Signorini di Pegli ho lanciato chiari messaggi allo spogliatoio... I giocatori hanno capito e hanno risposto sul campo". "Mi aspettavo una reazione - conclude - i ragazzi li avevo visti sereni e consapevoli della loro forza indipendentemente da quanto fosse accaduto con la Fiorentina”. 

Grosseto, Camilli conferma tutto: «Bisogna fare pulizia»

Presidente, che succede? 
Succede che vedo e sento cose che non mi piacciono

D'accordo, ma le prove? 
L'ho già detto, non le ho. Se le avessi, informerei chi di dovere. Se la Procura federale mi convoca sono pronto a ribadire quanto ho detto. Ho voluto lanciare un allarme prima che fosse tardi

C'entrano gli arbitri? 
Macché, loro sono bravi, c'è un gruppo nuovo che sta crescendo, merita rispetto e pazienza

E se il Grosseto non avesse perso il derby? 
«Non sarebbe cambiato nulla. Col Livorno la squadra ha perso per demeriti suoi, perché è fisicamente giù e sbaglia troppo in difesa. Il risultato di sabato non c'entra, e neppure la nostra classifica: siamo partiti per salvarci, rischiamo di andare ai playoff. Abbiamo fatto più del previsto».

Ora teme di venire in qualche modo penalizzato?
 
Devono solo provarci

C'entrano le minacce ai quattro portieri di B? 
Anche quello è stato un episodio poco chiaro.

Ma chi e perché scommette? 
Salire in A significa incassare dai 20 ai 30 milioni: per chi guadagna 90-100 mila euro l'anno può essere una tentazione molto forte cercare altri guadagni

Perché ha parlato adesso?
Volevo farlo da tempo, non mi erano piaciuti certi risultati del finale dello scorso campionato

Squadre in crisi che rinascevano e di colpo si mettevano a vincere?
 
Ripeto: non mi sono piaciuti certi risultati strani

Ibrahimovic ha un obiettivo: "Dimosterò di essere il migliore, altro che Rooney..."

E’ carico l’attaccante dell’Inter Zlatan Ibrahimovic in vista della sfida di domani sera contro il Manchester United.

Lo svedese è determinato e convinto di poter battere i rivali inglesi: ”Sono sempre ambizioso e voglio dimostrare a me stesso che sono meglio di Rooney e Berbatov – spiega il nerazzurro al Daily Mail - sono due attaccanti eccezionali, ma voglio essere più bravo di loro”.

Una battuta quindi sul confronto Mourinho-Ferguson:  “Mourinho è un allenatore migliore di Ferguson – spiega Ibra - il tecnico del Manchester ha molta esperienza e lo rispetto ma Mourinho è superiore molte coseMi ha davvero ispirato e sono pronto per lottare contro i difensori del Manchester. Il nostro stile di gioco - continua - è preferibile perchè da un punto di vista fisico non ho mai fatto un passo indietro”. 

In un certo senso, questa partita avrebbe dovuto essere la finale – aggiunge il nerazzurro - le due squadre sono le migliori in Europa ed è un peccato che una delle due debba uscire in questa fase”.

Ibra conclude lanciando la sfida ai campioni inglesi: “Il Manchester può essere campione d'Europa, ma noi siamo i campioni d'Italia e voglio avvisarli: per loro ci sarà da soffrire”.

Barcellona, sugli arbitri la rabbia di Messi


Di solito Leo Messi, stella argenti na del Barcellona, stupisce per i numeri che fa in campo. Ieri, invece, ha lasciato tutti a bocca aperta per le dichiarazioni rilasciate dopo il ko dei blaugra na  in casa nel derby contro l’Espanyol.  «Non ho mai voluto parlare dell’arbitro e del suo operato. Stavol ta, però, devo farlo, perché non si ripetano più episo di come quelli accaduti nel derby, perché gli arbitri non vengano più qui a Barcellona a fare ciò che vo­glionoCi hanno danneggiato, ma per fortuna, fino ra non sono riusciti a frenarci» .  L’episodio incrimina to è l’espulsione del blaugrana Seydou Keita che, se condo Messi, «ha condizionato l’intero esito della partita. Il rosso è stato ingiustoLa terna arbitrale ha falsato la partita, visto che fino a quel momento stavamo dominando il match in lungo e in largoAb biamo perso, ma nulla è compromesso. Lo spoglia toio e unito e non ci faremo raggiungere» . E sempre ieri Fabio Can navaro ha caricato il suo Real Madrid. «La nostra vittoria e la con temporanea sconfitta della squadra di Guardiola ha ri dotto a 7 punti il distacco. Questo potrebbe portare un bel po’ di pressione sui catalaniNon è facile per una squa dra che vince sempre e a cui riesce sempre tutto fa cile capire di essere battibile. Il Barcellona sappia che non intendiamo arrenderci, che combatteremo sino alla fine».

Ecco i 21 “leoni” bianconeri che proveranno l’impresa a Londra


Sono stati resi noti i convocati della Juventus per la gara di mercoledì sera contro il Chelsea, valida per gli ottavi di Champions League. Fra le novità rispetto a Palermo spunta Hasan Salihamidzic, la sua prima convocazione per quanto riguarda l’anno in corso. Nell’elenco completo non figurano Zebina e Knezevic, quasi recuperati ma ancora fermi ai box e De Ceglie e Zanetti invece infortunati. 1 Buffon, 3 Chiellini, 4 Mellberg, 7 Salihamidzic, 8 Amauri, 9 Iaquinta, 10 Del Piero, 11 Nedved, 12 Chimenti, 13 Manninger, 16 Camoranesi, 17 Trezeguet, 18 Poulsen, 19 Marchisio, 20 Giovinco, 21 Grygera, 22 Sissoko, 28 Molinaro, 30 Tiago, 32 Marchionni, 33 Legrottaglie.

La Samp ha vinto ma... "Per ambizioni europee servirà UN ALTRO ALLENATORE"

Più che la cronaca di una partita, l'articolo di Sebastiano Vernazza sulla Gazzetta dello Sport di oggi assomiglia ad un 'Punto Samp' - per dirla alla Goal - su carta rosa, ed anche parecchio critico.

L'asse Cassano-Pazzini ha dato alla squadra blucerchiata il quinto risultato utile in campionato, ma al contempo ha sollevato più di un dubbio sulle soluzioni su cui può contare la manovra doriana: "Il gioco scarseggia - scrive il collega della 'Gazza' -  La Sampdoria ha vinto contro l'Atalanta perchè quei due hanno confezionato il goal e perchè il resto della ciurma l'ha buttata sull'agonismo. Non è poco, ma può bastare? Dipende...".

Vernazza inquadra il suo obiettivo nel mirino, è un toscano non troppo simpatico alla stampa... "Se l'obiettivo è restare in serie A, non c'è problema, con Cassano e Pazzini la salvezza è in cassaforte. Se però si hanno euro-ambizioni, in estate bisognerà cambiare. Rinforzi a centrocampo e in difesa, e forse servirà un allenatore più propositivo. Walter Mazzarri è un bravo tecnico, maestro nell'arte di adattarsi agli avversari, ma se hai Cassano e Pazzini devi fare la partita, non subirla e sperare che un contropiede provveda...".

Anche perchè... "Cassano e Pazzini sono fatti l'uno per l'altro, e da queste parti qualcosa del genere si era visto vent'anni fa: Mancini e Vialli, ricordate? Fossimo in Lippi, alzeremmo un sopracciglio, il nuovo duo è destinato a grandi numeri. Se a giugno Garrone e Marotta li divideranno, commetteranno un crimine contro il calcio (si scherza, eh, ma non troppo...)".

Sir Alex Ferguson prova il recupero in extremis di alcuni infortunati.

IManchester United spera di poter utilizzare i due difensori Evans ed O’Shea per la gara di domani sera contro l’Inter.

Entrambi infortunati, con il primo che è uscito anzitempo dal rettangolo di gioco sabato sera, sono stati imbarcati per Milano insieme alla compagine dei Red Devils che domani affronterà a San Siro l’Inter.

Lo United deve affrontare una vera e propria emergenza in difesa,  con all’attivo solo 6 difensori, visti gli assentiVidicNeville, Brown e Rafael.

Reja non si dimette


A sentire Edy Reja nel dopopartita del match perso dal suo Napoli contro il Genoa - ennesima delusione del disastroso girone di ritorno azzurro - le ricostruzioni su quanto accaduto nel ventre del San Paolo mentre fuori infuriava la contestazione sono del tutto infondate. Nessun mandato rimesso, nessun drammatico confronto con la società, nessun rapporto arrivato ai minimi termini con Marino, insomma la situazione non è così drammatica come la si vorrebbe dipingere: "Presidente e direttore mi hanno fatto sentire la loro fiducia, mi hanno detto: 'tranquillo, bisogna continuare a lavorare, credere nelle cose che facciamo'. Io capisco la delusione e la sofferenza della gen te ed è chiaro che mi senta in discussione, per chè è normale. Ma De Laurentiis e Marino li ho avvertiti al mio fianco". "Quando le cose vanno male il primo ad essere messo in discussione è il tecnico - ha continuato Reja - Sto da quarant'anni nel cal cio e conosco le regole. E' un mo­mento in cui non funziona nulla, ma noi siamo gli stessi di luglio, agosto, settembre. Noi siamo la squadra che divertiva, vinceva e che nel gi rone d'andata ha fatto 33 punti. Ma è chiaro che se ti gira storto, se non riesci a gio care come vorresti, se non riesci a fare le cose che una volta sapevi fare benissimo, dev'es serci un problema: e io non so dirvi qual è...". Quello che l'allenatore goriziano può invece spiegare è quel Datolo lasciato in panchina per tutti i novanta minuti, scelta che è apparsa a molti come un messaggio ben preciso alla società sulla mancata condivisione del mercato: "Perchè non ha giocato? Ma perchè è appena arrivato da un altro continente e non dev'essere lui a risolvere i problemi del Napoli. Noi ora dobbiamo ritrovarci e uscire dal tunnel, ed anche essere un po' ottimisti. Non siamo lontani dal settimo posto e se una tra Inter e Juventus vin ce la Coppa Italia, si può persino arrivare in Uefa". Sarà, ma intanto in città si parla di ZaccheroniDonadoniDe Canio...

L'ultima di Lehmann: un avversario perde una scarpa, e lui...

Jens Lehmann, 39enne portiere dello Stoccarda con un passato poco fortunato nel Milan, non si è mai distinto per sportività e correttezza con i suoi comportamenti in campo. Sabato, durante Stoccarda-Hoffenheim, ne ha combinata un'altra.

Sul punteggio di 3-3, nella fase finale del match, l'attaccante avversario Salihovic perde una scarpa durante il contrasto con un difensore dello Stoaccarda al limite dell'area. Cose che succedono. L'azione prosegue e il giocatore decide di non recuperare subito lo scarpino, seguendo lo sviluppo del gioco. Male.

Perchè è Lehmann a recuperarlo. Invece di restituirlo all'avversario, il portiere tedesco scaraventa il prezioso oggetto all'esterno del campo, sulla parte alta della porta da lui difesa. Salihovic ci ha messo un po' prima di ritrovarla, dopo essere stato cacciato dal campo dall'arbitro, chiamato a far rispettare il regolamento.

Dure le polemiche nel dopogara tra l'allenatore dell'Hoffenheim, Ragnick, e lo stesso Lehmann, che l'ha passata liscia per non essere stato visto dall'arbitro durante il lancio

L'assalto di Raneri "Non firmo per lo 0-0, col Chelsea in ballo il futuro!"


A quanto pare la Juventus non giocherà sulla difensiva in casa del Chelsea, mercoledì sera, per l'andata degli ottavi di finale di Champions. Perchè sulla difensiva, alla vigilia della sfida, non c'è rimasto neanche Claudio Ranieri.

"Possiamo ricordare - ha spiegato il tecnico - di non essere stati fortunatissimi nel sorteggio e che finire primi nel girone davanti al Real Madrid, battuto due volte, non ha dato una grande mano. Ma non è il caso di sof­fermarsi su questi aspetti. Bisogna affrontare la partita do ve ci giochiamo una grande fetta di futuro: io non firmo per lo 0-0".

Non è spavalderia, ma solo fiducia. Perchè il rispetto per ilBlues, ex amore di Ranieri, è intatto: "Il Chelsea è favorito, lo scorso anno poteva conquistare la Champions, è andato fino al l’atto finale e se Terry non fos se scivolato nel rigore decisi­vo... I Blues vanno veloci, adesso. Con Scolari prediligevano il fraseggio orizzontale, con Hiddink la verticalizzazione: l’olandese li ha stimolati". 

Ora, però, l'olandese dovrà anche fronteggiare una Juve che ha recuperato i suoi uomini migliori: "Abbiamo recuperato giocatori importanti come David, come Buffon, come Camoranesi, come Tiago, come Iaquinta. Ebbene, da tempo non ne avevo così tanti a disposi zione. In effetti, la nostra fortu na a Palermo è stata avere in porta Gigi, per esempio... E la difesa: non subire gol è fonda mentale. Ci voleva. Così cresce l’autostima in vista del Chelsea".

Mentre in attacco cresce l'intesa tra Amauri e Trezeguet: "Il brasiliano ci te neva da matti anche a scende re in campo a Palermo, da tito lare: sarebbe stato strafelice. Ma li devo gestire io. David mi ha creato dubbi? Mah, final mente li ho tutti e quattro a disposizione dopo sei mesi, ve diamo come recuperano e poi penso alla gara. Non credo nei programmi ma nel lavoro: stiamo tornando quelli di no vembre e dicembre, la vera Ju ve".

Alex, senti la rima di Amauri: “Con Trezeguet posso svariare come piace a me!”

Dopo l'emozione del ritorno a Palermo, per Amauri ci sarà quella della Champions League. L'attaccante dellaJuventus ha già dimostrato nella fase a gironi, di saper meritare il palcoscenico europeo. "Personalmente spero di segnare un gol al Chelsea ha detto il brasiliano aTuttosport - per me sa rebbe importantissimo..." 
A differenza di quanto detto da Ranieri, Amauri non vede i Blues favoriti: "Contro il Chelsea ci attende una partita difficilissima. Io comincio a pensarci adesso però sono consapevole che può accadere di tutto. Non sta scritto da nessuna parte che chi fatica in campionato debba faticare anche in Champions LeagueSe la Juventus sta bene sotto il profilo fisico e men tale può battere davvero chiunque".
Poi Amauri parla del partner d'attacco di sabato sera:"Con Trezeguet mi trovo benissimo. I pochi minuti diPalermo mi hanno lasciato intuire che sia mo in grado giocare uno a fianco all'altro. Quando c'è lui posso svariare come piace a me, tanto sono tranquillo che David è appostato in area".

Mou scatenato contro Rooney


José Mourinho ha infiammato la vigilia di Inter-Manchester United giudicando profondamente ingiusto che Rooney possa giocare la gara di domani dopo il brutto fallo (non sanzionato) contro l’Aalborg e che Vidic, espulso nella finale del Mondiale per club, abbia pre so una sola giornata di squalifi ca. Per lanciare i suoi messaggi ha utilizzato l’edizione di ieri del Telegraph, giornale con il quale ha una rubrica settimanale. «Nella preparazione della sfida con il Manchester - ha scritto -c’è stata una sola cosa che mi ha infastidito: le squalifiche. Non credo che Rooney avrebbe dovu to giocare la partita d’andata do po il fallo fatto contro Risgard dell’Aalborg nell’ultimo incontro della fase a gironi. Nel 2005 la Uefa ha utilizzato la prova tv per squalificare Essien. Rooney con tro i danesi si è comportato in maniera identica, ma non è suc cesso niente. Qual è la differenza tra Essien del Chelsea e Rooney del Manchester? Per me non c’è differenza. Vidic? La sua gomita ta contro Bieler della Liga de Quito meritava due giornate di squalifica e non avrebbe dovuto giocare contro di noi nemmeno al ritorno. Non sto chiedendo un trattamento speciale per la mia squadra, ma solo il rispetto delle regole che sono scritte e uguali per tutti. E sia chiaro, non c’entra il Manchester United, ma l’uni formità di giudizio». Poi sul match che sarà: «Conosco bene il Manchester e questo è un vantaggio. Se non facciamo errori, per loro sarà dura e saremo una squadra difficile da battere. Dobbiamo impostare una gara tattica da op porre all’intensità del gioco in glese. Siamo due squadre diver se: il Manchester ha molti giova ni come Rooney e Ronaldo che possono durare per molti anni. L’Inter ha qualità diverse e più elementi over 30. Anche se fa remmo bene pure in Premier ship, siamo più adatti alla serie A. Chi è il favorito per la vittoria della Champions? La sorpresa potrebbe essere l’Arsenal perché quando sono in serata i Gunners possono battere chiunque, ma la mia favorita è il Barcellona per ché nessuno gioca meglio del Barça in Europa».