
Gianluca Vialli, come finisce questo Italia-Inghilterra di Champions?
«Io dico 2-1 per noi. Perché consideriamo il calcio un lavoro, mentre per loro è sempre stato un gioco. Anche se negli ultimi anni ci hanno superato grazie ai tecnici stranieri che hanno portato organizzazione e metodi più professionali, continuano a ritenerci quelli che vincono le partite in modo machiavellico».
Chelsea-Juve è la sua partita.
«E io sono felice di questo incrocio, così potrò sfottere gli amici inglesi o quelli italiani. Sulla carta è favorito il Chelsea, ma la Juve di sabato è la squadra più umile che abbia mai visto: ha accettato che fosse il Palermo a fare la partita e poi sfruttato le occasioni. Proprio per questo esprime il massimo contro le squadre più forti. Non mi è sembrata brillantissima, ma non so se per la condizione generale o perché si è risparmiata per domani».
Hiddink è già riuscito a dare la sua impronta? «Sì, l'ho capito dall'atteggiamento dei giocatori. Il messaggio è: non era colpa nostra se andavamo male, senza Scolari siamo tornati forti. Adesso vorranno ribadirlo in Europa. Col vecchio allenatore sarebbe stata favorita la Juve».
Come si ferma il Chelsea?
«Ci sono duelli fantastici: Drogba e Anelka contro Legrottaglie e Chiellini, che insieme si migliorano a vicenda, dall'altra Del Piero e Amauri contro Terry e Alex, una delle coppie difensive più affidabili. Potrebbero spuntarla i difensori sugli attaccanti e a quel punto diverrebbe fondamentale il centrocampo, dove la Juve deve creare la superiorità numerica. Ma la cosa più importante è che la squadra di Ranieri punga continuamente per far capire al Chelsea che può fargli male in contropiede e non lasciarsi schiacciare».
Da cosa deve guardarsi la Juve?
«Dagli inserimenti di Ballack e di Lampard. Gli automatismi difensivi della Juve rasentano la perfezione, ma se c'è una squadra che può farli saltare è proprio il Chelsea. Io abbasserei un po' la linea di difesa».


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