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martedì 24 febbraio 2009

Il Lione ci crede: "Caro Barça, di solito i pronostici..."


Se 
Inter-Manchester United è l'ottavo di finale che sulla carta mette di fronte la superfavorita dellaChampions League ad una delle formazioni più agguerrite e forse la più forte d'Italia, lo scontro tra Lione e Barcellona rappresenta una vera e propria "gatta da pelare" per i francesi. Spesso pronti ad avere nella Champions uno degli obiettivi principali della stagione, vista l'egemonia interna, i lionesi hanno trovato nel sorteggio della Coppa dei Campioni un vero e proprio ostacolo tosto da superare. Non fanno difetto di fiducia però il centrocampista Juninho Pernambucano e l'allenatore Claude Puel, pronti a fronteggiare Messi e compagni con grande voglia di contrastarli. "Ci siamo concentrati solo sul turno di campionato contro il Nancy - ha detto Juninho - perché sarebbe stato difficile ottenere un buon risultato se non avessimo offerto tutta la nostra dedizione all'impegno. Il goal di Benzema ci ha consentito di dormire sonni tranquilli. Ora arriviamo al match contro il Barça...". Un match che, molto probabilmente, vedrà molti tifosi europei parteggiare per i francesi, considerato che i blaugrana sono una delle candidate alla vittoria finale. "Arriviamo all'impegno dopo aver sofferto per qualche infortunio: incontriamo la miglior squadra d'Europa e proveremo a fare la nostra partita. In queste competizioni si gareggia per 180 minuti: i catalani hanno segnato tantissimo in questa stagione. Speriamo che non si ripetano...". Anche Claude Puel, si dimostra concentratissimo sull'evento. "Nello scorso weekend ho preservato qualche giocatore e il gruppo ha fatto il pieno di fiducia. Qual è il nostro obiettivo? Mantenere fino le nostre possibilità per il match di ritorno. E poi quel giorno, giocarci tutto". Torniamo a Juninho, perché c'è consapevolezza, nel brasiliano del Gerland, di poter ambire a qualcosa di importante: "Non possiamo dire chi sia favorito. Quando lo abbiamo fatto, è andato male. E' logico però che stiamo per giocare, come già detto, contro la squadra più forte della competizione. Ma si sa, a parole le cose sembrano in un modo, la realtà del campo, poi...".

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