E’ la prima volta anche per il principe degli juventini, Alex Del Piero, che cerca il seicentesimo gol della Juventusnelle coppe europee. Mai, come il club della sua vita, ha messo piede a Stamford Bridge. «E’ uno stimolo in più per me, ho giocato negli stadi più importanti del mondo ma questo mi manca. In Inghilterra poi si respira sempre un’aria di festa, gradevole. Spero davvero di fare bella figura». I giornalisti inglesi sono terrorizzati dalla sua abilità sui calci di punizione. Uno gli fa notare che il campo del Chelsea è più corto rispetto alla media: sarà un vantaggio, Alex? Del Piero sorride e risponde con una battuta garbata: «Credo che l’area di rigore abbia le stesse misure, al di là della lunghezza complessiva...». E poi, più seriamente: «A me della gloria personale in questo momento interessa poco. Io non ho bisogno di segnare se la Juve riesce a vincere lo stesso. Soprattutto in partite come questa, che possono valere un anno di lavoro, l’unica cosa che conta è la squadra».La Juve ha perso cinque volte su cinque nelle ultime trasferte inglesi e non gioca un ottavo di finale di Champions League da tre anni. La carica dei vecchi leoni potrebbe dare una carica in più: «La nostra è una squadra forte proprio perché è costituita dal giusto mix tra gente navigata e giovani di prospettiva. Quindi non voglio spaccare il gruppo in due dicendo che io, Buffon, Nedved e gli altri siamo il nucleo principale. Diciamo che la nostra esperienza aiuterà i ragazzi a sentire meno l’emozione». Sia Chelsea che Juventus sono molto lontani dal primo posto in campionato. La Champions ha un’importanza quasi decisiva per la stagione di tutt’e due: «Di sicuro gli stimoli saranno al top. Ma una cosa sono i tornei nazionali, una cosa sono le coppe. Qui in una partita puoi tirare fuori il meglio di te stesso. E trovare la spinta emotiva per continuare a correre in campionato. Noi non abbiamo affatto accantonato l’idea di inseguire l’Inter». Non c’erano dubbi: «Ora però c’è il Chelsea e faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per eliminarlo».


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